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Il museo English translation by Google

Sono esposti nel museo archeologico di Arcevia alcuni tra i corredi meglio conservati e più significativi della necropoli di Montefortino d’Arcevia (AN), che integrano e completano il panorama offerto dalla Sezione Celtica del Museo Archeologico Nazionale delle Marche ad Ancona. Le tombe maschili (numero 2, 13, 33, 34, 35, 46, 47) presentano quasi sempre almeno un’arma (spada e/o lancia) in ferro ma talora panoplie quasi complete comprendenti anche l’elmo “tipo Montefortino”. L’ideale atletico di tradizione ellenizzante è spesso testimoniato dallo strigile, in bronzo o ferro, mentre sempre ricchi, quando non ricchissimi, sono i corredi da mensa e banchetto, composti da alari, spiedi e coltellacci in ferro, teglie, calderoni, colini e vasellame di varia forma in bronzo. Tra le ceramiche, accanto a forme locali, compaiono quelle a vernice nera di produzione etrusca e a figure rosse, alcune delle quali magno-greche. Lo stesso tipo di attrezzatura per il banchetto e il simposio è peraltro presente nelle tombe femminili (numero 9, 30-30 bis, 39), che si caratterizzano, però, anche per oggetti di toeletta (balsamari, specchi etruschi con decorazione incisa, talora strigili) e gioielli in oro, argento e vetro.

testo a cura del Museo Archeologico di Arcevia

TOMBA 30-30 bis (area Giampieri)
Per le notevoli dimensioni, per le caratteristiche strutturali della fossa di tumulazione, per la ricchezza del corredo e per la pratica del sacrificio del cavallo, la sepoltura si segnala in modo particolare dalle altre tombe del sepolcreto. In due fosse terragne sovrapposte sono stati deposti, in quella superiore (m. 3,40x2,50, profonda m. 1,80) un cavallo con morso di bronzo e con corredo di vasi di terracotta, tre olle, una dozzina di anfore e una quindicina di kantharoi a vernice nera - e in quella inferiore un individuo adulto di sesso femminile con ricco corredo. Accanto a oggetti relativi all'ornamento personale (due anelli d'oro nella mano sinistra della defunta, tre bracciali nell'avambraccio sinistro costituiti da un'armilla gallica di vetro tipo Montefortino, da un secondo esemplare in argento e da un terzo in avorio e un collare d'oro), alla cura del corpo (pettine d'avorio e specchio etrusco di bronzo) e alla suppellettile domestica, è stato deposto un ricco servizio da mensa in bronzo (colino, kyathoi, teglia). Ascrivibile al III sec. a.C., il corredo funerario è contraddistinto dalla presenza dei tre bracciali portati in modo asimmetrico tutti e tre sull'avambraccio sinistro secondo una moda documentata presso i Cenomani Cisalpini, che potrebbe documentare una lontana origine transalpina della defunta ormai profondamente italicizzata ed ellenizzata. Degna di nota è la pratica del sacrificio del cavallo che, documentato nel sepolcreto di Montefortino di Arcevia da un altro caso, trova confronti in ambiente sia celtico sia italico.

testo tratto dal sito del Museo Archeologico di Arcevia

TOMBA 33 (area Marcellini)
Sepoltura di guerriero inumato entro grande fossa terragna (m. 4x3, profonda m. 3,70). Il corredo, parzialmente conservato e, diviso tra il Museo di Arcevia e il Metropolitan Museum di New York, era costituito da armi in ferro (spada e fodero di tipo La Tène, unitamente a una cuspide di lancia e a un giavellotto, purtroppo non conservati), da utensili relativi alla cura del corpo (strigile di ferro, non conservato), da oggetti di ornamento (l'anello d'oro, non conservato), da vasi relativi alla suppellettile domestica (calderone e teglia di bronzo, vasi di ceramica) e da un ricco servizio potorio in argento. Questo prezioso gruppo di vasi, conservato a New York, è formato da una brocca, da uno skyphos, da due coppe finemente incise e da un mestolo (simpulum) con iscrizione graffita. La deposizione si data al III sec. a.C.

testo tratto dal sito del Museo Archeologico di Arcevia

Nella foto sopra: servizio vascolare d'argento, proveniente dalla tomba 33, ora conservato al Metropolitan Museum di New York

Fodero, lama di spada e punta di lancia esposti al Museo Archeologico di Arcevia Particolare di un "set" di spiedi in ferro esposto al Museo Archeologico di Arcevia Alari in ferro esposti al Museo Archeologico di Arcevia

Punte di lancia esposte al Museo Archeologico di Arcevia Colare in oro lavorato a "torque" (ritorto) esposto al Museo Archeologico di Arcevia Torque in oro esposto nel Museo Nazionale delle Marche di Ancona

Orecchini d'oro dalla tomba 32, esposti al Museo Archeologico Nazionale delle Marche ad Ancona Corona in lamina d'oro dalla tomba 8, parte della ricca deposizione femminile della seconda metà del IV secolo, è conservata ed esposta nel Museo Nazionale delle Marche di Ancona Kyathos in lamina bronzea, con ansa plastica (III sec. a.C.) dalla tomba 30-30 bis

 

 

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